Oggi giorno capita sempre più spesso che i bambini vivano uno stato di solitudine devastante pur trascorrendo giornate dense di attività sociali, dalla scuola ai tanti impegni pomeridiani, in cui si incontrano con tante persone. Ma vivono estremamente soli da un punto di vista emotivo; la solitudine dei bambini sta diventando una vera e propria epidemia. Tante persone si occupano di loro ma, spesso accade che non vengano soddisfatti i loro bisogni primari come essere contenuti, sostenuti e ascoltati. Il cucciolo dell’uomo alla nascita ha necessità di essere contenuto, avvolto, proprio come un gattino ha bisogno di essere leccato e scaldato dalla mamma gatta dopo la nascita. Noi umani “conteniamo” davvero molto poco fin da subito, tant’è che non appena possibile ci si preoccupa subito di creare quella giusta distanza con i bambini ricorrendo a box, passeggini “fronte strada” per non abituarli alle braccia, al calore fisico poiché vi è il rischio che il bambino diventi viziato. Fin da subito si cerca di educare i bambini ad una specie di autonomia ad oltranza, abituandoli fin da piccoli a dormire da soli, a stare ore nei passeggini con un giochino e a risolvere da soli i loro pianti, tanto prima o poi termineranno. Poi i bambini crescono ed hanno bisogno di essere sostenuti ed incoraggiati nelle loro prime tappe evolutive e in seguito nel cammino scolastico. E in queste importanti tappe prosegue spesso il “non contenimento” e il conseguente sviluppo della solitudine emotiva. Nel mio lavoro a studio, sento dirmi: “Mio figlio non mi racconta mai niente!”; il mio compito di psicoterapeuta è quello di dare senso a ciò che mi viene raccontato e trovare delle strategie per risolvere i problemi. Chi di noi racconterebbe qualcosa di sé, anche la più banale, ad un interlocutore che non ti guarda negli occhi e per di più, la maggior parte delle volte, mentre siete insieme ti trascina poiché è tardi e ancora non si è arrivati a scuola o da qualsiasi altra parte? Non sembrano più esistere i tempi dedicati agli abbracci, ai baci, alla conversazione tranquilla e fluida. Il perpetuarsi di questa particolare dinamica allontana emotivamente la coppia genitore - figlio facendo così nascere una distanza tale da innescare una sensazione di infinita solitudine nei bambini che, a lungo andare, può generare delle serie problematiche di natura psicologica. Non comprendere il loro mondo interiore aumenta la loro solitudine e li rende sempre più irritabili, intolleranti ed esigenti. Molti bambini non riescono ad organizzare e gestire le loro emozioni in modo coerente e per molti diventa difficile essere spontanei, e diventano tremendamente vulnerabili di fronte alle opinioni altrui. I bambini sono molto sensibili al contatto visivo quindi se si parla loro abbassandosi alla loro altezza e guardandoli dritti negli occhi si sentono ascoltati e hanno maggior voglia di raccontare e di raccontarsi. Il bisogno di sentirsi parte di una relazione ci accompagna per tutta la vita tant’è che anche da adulti cerchiamo un compagno/a, un marito, una moglie per condividere insieme la vita. Non comprendere il loro mondo interiore aumenta il loro stato di solitudine. Dall’altro canto, i genitori vivono giornate molto intense dove l’attività lavorativa occupa gran parte della giornata e il tempo per stare con i propri figli è sempre meno. Questo è un dato di realtà tristemente vero. Però non si può ignorare questa infelice condizione dei bambini e in qualche modo bisogna correre ai ripari. Si può decidere di destinare parte del tempo ai figli con dei piccoli ma efficaci accorgimenti, quali per esempio spegnere il cellulare in loro presenza e dedicando del tempo, seppur breve al gioco, attività assolutamente importante per i bambini sia dal punto di vista cognitivo che da quello relazionale. Giocare con i propri figli favorisce e rafforza la relazione restituendogli protezione, amore e fiducia in sé stessi. L’infanzia è un tempo prezioso che passa e non torna più: aiutiamo i bambini a non sentirsi soli dedicando loro il nostro tempo. Il nostro amore e le nostre attenzioni valgono più di mille parole.
La solitudine dei bambini
Aggiornamento: 8 mar 2023
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